Wout Van Aert come Aleix Espargaro. Il ciclista belga esulta troppo presto e viene beffato al traguardo dal francese David Gaudu che vince la terza tappa del Giro del Delfinato. Il belga può consolarsi ritrovando la maglia gialla da leader della classifica già indossata dopo la prima tappa. Alexis Vuillermoz, il precedente leader, si è staccato sulla salita finale. Vanificato invece il tentativo di fuga da parte di sei corridori di cui ben quatto della stessa squadra: la B&B Hotels-KTM.
La fuga va via al primo tentantivo
Nei 169 km che da Saint Paulien hanno portato il gruppo a Chastreix Sancy di pianura se ne è vista veramente poca. Due GPM non così infernali, ma un saliscendi continuo e soprattutto una strada poco dopo metà percorso che per 20 km non smette di salire leggermente. Possibile battaglia tra gli uomini di classifica dunque con in primis lo sloveno Primoz Roglic. La fuga parte al primo tentativo, se ne vanno in quattro: Omar Goldstein, Jonas Gregaard Wilsly, Thomas Champion e Sebastian Schoenberger.
I battistrada accumulano un vantaggio vicino ai 3 minuti, quando l’israeliano Goldestein decide di rialzarsi e farsi riassorbire dal gruppo. Sul primo GPM parte un attacco combinato della squadra B&B Hotels-KTM che si avvantaggia sul gruppo con tre corridori. Sono la maglia a pois Pierre Rolland, Alexis Gugeard e Miguel Heidemann. I tre riescono a riportarsi sul terzetto di testa dopo una lunga rincorsa.
Vuillermoz si stacca e Van Aert torna maglia gialla
I sei si danno cambi regolari, ma il gruppo non li lascia mai scappare troppo. Al GPM finale Pierre Rolland prova a fare la differenza, sulla sua ruota rimane solamente Jonas Wilsly. Nel gruppo di testa si fa selezione e si stacca il leader Vuillermoz che quindi deve abdicare la maglia gialla. Il danese Wisly sarà l’ultimo ad arrendersi, ma il gruppo lo inghiottisce inesorabilmente. Parte la volata con il belga Wout Van Aert che sembra avere lo spunto migliore, ma a 10 metri alza le braccia al cielo e viene beffato dal francese David Gaudu.
Van Aert commette un errore che solo due giorni fa era capitato al motociclista Aleix Espargaro. O se vogliamo rimanere nel mondo del ciclismo si può citare la clamorosa esultanza anticipata di Erik Zabel che costò al tedesco una Milano-Sanremo. Il belga può comunque consolarsi con la riconquista della maglia gialla. Mercoledì 8 si riparte con la cronometro individuale di 31,9 km che da Montbrison porterà al Castello la Batie d’Urfé.