L’ex calciatore di Napoli e Real Madrid, Freddy Rincon, considerato una tra le più luminose stelle nella storia del calcio colombiano è morto a 55 anni a seguito di un violento incidente automobilistico avvenuto due giorni fa tra il furgone, in cui viaggiava insieme ad altre quattro persone, e un autobus. Nonostante fosse stato immediatamente ricoverato presso la clinica ospedaliera Imbanaco di Calì avesse subito un intervento per una grave lesione celebrale, le sue condizioni di salute sono peggiorate rapidamente fino alla morte. “Nonostante tutti gli sforzi fatti dal nostro team medico, il paziente Freddy Eusebio Rincon Valencia è morto oggi“, è quanto ha dichiarato la clinica dopo il decesso avvenuto la notte scorsa.
Immediato il cordoglio del Napoli attraverso i propri canali social. Il club partenopeo scrive:”si unisce al dolore della famiglia Rincon per la scomparsa del caro Freddy, calciatore azzurro nella stagione 94/95“.
La carriera di Rincon
Soprannominato “El Coloso” (“il colosso”), Rincon è ricordato come un centrocampista veloce e forte fisicamente, con tocco di palla felpato, abile a inserirsi in fase offensiva e grande fiuto per il gol. Per quanto non fosse identificabile con un ruolo specifico in carriera ha quasi giocato in ruoli che permettessero il suo maggior coinvolgimento nella fase offensiva: mezzala d’attacco, regista offensivo e seconda punta. È stata una tra le star colombiane più apprezzate durante i Mondiali del 1990 in Italia, oltre a quelli del 1994 e 1998 rispettivamente negli Usa e in Francia. La partecipazione consecutiva a tre Campionati del Mondo lo hanno fatto entrare di diritto in quella è da molti esperti è considerata la generazione d’oro della nazionale colombiana. Indelebile a Italia ’90 il suo gol a San Siro contro la Germania.
Ha militato in diverse squadre tra cui Real Madrid, Napoli, Palmeiras, Corinthians, Santos, Santa Fe, Atlético Buenaventura e America de Cali. Dopo il ritiro ha iniziato la carriera da allenatore principalmente per squadre brasiliane di serie minori come Iraty, Sao Bento e Sao José; successivamente ha allenato le giovanili del Corinthias, è stato vice allenatore nell’Atlético Mineiro (a fianco dell’amico Vanderlei Luxembourg), è stato tecnico del Flamengo e nel 2019 ha ricoperto l’incarico di assistente tecnico nei Millonarios.
Arrestato per traffico di droga e riciclaggio
Tra le vicende più controverse della sua vita spicca il mandato di cattura internazionale emesso a suo carico dall’Interpol nel 2015 con l’accusa di traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco a Panama: a quanto pare aveva acquistato a proprio nome, ma con i soldi del boss del narcotraffico Pablo Rayo Montano, diverse proprietà. Nel 2017 era stato arrestato dalla polizia federale brasiliana di San Paolo.