Seconda tappa del Giro del Delfinato e la classifica viene già stravolta. Nei 170 km che da Saint Peray hanno portato fino a Brives Charensac erano presenti quattro asperità non impossibili ma pronte a fare un po’ di selezione. Sul traguardo è arrivata per pochissimi secondi di vantaggio la fuga di giornata. Ha vinto il francesce Alexis Vuillermoz che si è preso anche il primato della classifica generale. Battuti in volata i compagni di fuga Skaarseth e Le Gac.
Vuillermoz raggiunge gli altri 5 fuggitivi con ritardo
Cambia subito padrone la maglia gialla da leader del Giro del Delfinato. Nella seconda tappa arriva la fuga grazie al grande accordo dei sei, poi diventati cinque, battistrada. Niente da fare per il gruppo dei migliori che rimonta ma per un soffio non riprende gli ultimi tre fuggitivi. Vince il classe ’88 Alexis Vuillermoz che si prende anche la maglia di leader. Ottimo quarto Wout Van Aert che deve però abbandonare il primato. Un francese non indossava la maglia di leader del Delfinato dal 2007.
Pronti via e nella seconda tappa, la Saint Peray-Brives Charensac, partono i tentativi di fuga. Anche perché le quattro salite di giornata danno spazio a possibilità per i fuggitivi. Partono prima in 5: Kevin Vermaerke, Anders Skaarseth, Anthony Delaplace, Xandres Vervloesem e Olivier Le Gac ai quali si aggiunge Vuillermoz pochi chilometri dopo. I sei staccano il gruppo prima dell’asperità iniziale, quella del Cote de Desaignes. L’ultima delle quattro salite di giornata, il Cote de Rohac, GPM di quarta categoria, è posto ai -9 km dal traguardo.
Vervloesem si stacca sul Melihzac, Van Aert non completa una clamorosa rimonta
Il gruppo lascia andare i fuggitivi e il loro vantaggio va sopra i 5 minuti. La penultima asperità, quella del Col de Melihzac, è la più dura essendo di seconda categoria. Proprio su questa salita Vervloesem perde contatto e davanti rimangono in cinque. Il vantaggio dei battistrada cala vistosamente dai 5 ai 3 minuti, ma i fuggitivi sono compatti e si danno cambi regolari.
Il gruppo recupera ma non sufficientemente e sale il nervosismo. A 5 km dal traguardo il vantaggio è di 33’’ a -2 km di 27’’. È sufficiente, se la giocano i fuggitivi. Il primo a partire, lunghissimo ai 600 metri, è Le Gac. Vuillermoz prende la sua ruota, lo salta e vince tappa e maglia. Secondo Skaarseth che riesce anche lui a bruciare Le Gac. Quarto il precedente leader Van Aert che riassorbe insieme al gruppo gli altri due battistrada ma per 4’’ non riacciuffa il terzetto di testa. Appuntamento a martedì 7 giugno con la terza tappa di 169 km che da Saint Paulien porterà a Chastreix Sancy.