L’ultimo pass europeo per il Mondiale in Qatar lo strappa il Galles. Niente da fare per l’Ucraina che deve arrendersi a Cardiff, condannata da un’autorete di uno dei suoi uomini simbolo, Yarmolenko. Una partita corretta che gli ucraini hanno giocato meglio per lunghi tratti anche se i gallesi hanno avuto ottime occasioni per il raddoppio. Il Galles torna ad una fase finale di un Mondiale per la seconda volta in assoluto dopo quella del 1958. Sarà inserito nel Girone B insieme a Inghilterra, Iran e Stati Uniti.
Gareth Bale mette lo zampino nel gol del Galles
Sfuma il sogno dell’Ucraina di qualificarsi ai prossimi mondiali in programma in inverno in Qatar. Dopo aver battuto la Scozia a Glasgow, la seconda trasferta britannica è indigesta per gli uomini del CT Petrakov. Sarà il Galles di Page a disputare il Mondiale grazie ad un’autorete di Yarmolenko al 34’ del primo tempo. Autogol propiziato da Gareth Bale con la sua punizione insidiosa che il numero 7 ucraino infila nella propria rete.
Hanno vissuto momenti molto delicati nelle rispettiva squadre di club, ma in Nazionale ritrovano la forma dei giorni migliori: Bale e Ramsey sono risultati tra i migliori in campo. L’Ucraina, trascinata da Zinchenko, si fa pericolosa nel secondo tempo con Yaremchuk e Tsygankov. La squadra di Petrakov conduce il gioco ma i gallesi creano buone chance come il palo colpito dal neo entrato Johnson. Poi è Bale a chiamare al grande intervento il portiere Bushchan. Estremi difensori protagonisti assoluti con Hennessey che con uno straordinario guizzo nega la gioia del pareggio a Dobvyk a cinque minuti dal novantesimo.
I Dragoni sono la trentesima nazione qualificata
Il Galles torna ai Mondiali dopo 64 anni dalla prima ed ultima volta. Festa rispettosa per i Dragoni solidali con gli avversari. Inno ucraino applaudito da tutto lo stadio di Cardiff. La squadra di Page è la trentesima qualificata per i mondiali. Due dovranno ancora strappare i pass dagli spareggi AFC-CONMEBOL (Emirati Arabi o Australia-Perù) e CONCACAF-OFC (Costa Rica-Nuova Zelanda).
Giocatori ucraini in lacrime per non essere riusciti a regalare una gioia alla loro nazione in un momento così straziante. Anche l’arbitro spagnolo Lahoz a fine gara è andato a consolari gli sconfitti. Al di là del risultato, lo sport si è dimostrato ancora una volta veicolo di solidarietà a amicizia. Un segnale importante che seppur lontano dalle bombe e dalla distruzione arriva a destinazione.