La seconda tappa sui Pirenei, quella forse più dura, regala la vittoria (terza in questo Tour) a Tadej Pogacar. Lo sloveno ci prova più volte e riesce a fare il vuoto su tutti tranne che su uno: la maglia gialla Jonas Vingegaard. Fantastico Brandon McNulty che ha scortato il suo capitano Pogacar fino ai 250 metri dal traguardo. I due leader sono andati a tutta, ma non c’è stata differenza. Sono andati forte perché Thomas è arrivato con oltre due minuti di ritardo. Il gallese ha comunque rafforzato la propria terza posizione staccando Bardet, Gaudu, Quintana, Meintjes e Vlasov. In grossa crisi gli altri Ineos Adam Yates e Thomas Pidcock.
Sul Col de Val Louron-Azet ritmo infernale imposto da McNulty
Diciassettesima tappa del Tour de France da Saint Gaudens a Peyragudes è il secondo tappone pirenaico, quello più duro: 130 km di pura bagarre. In fuga ci vanno una ventina di corridori. Brutte notizie per Tadej Pogacar che deve fare i conti con il ritiro di Rafal Majka, uomo più importante per lo sloveno in salita. Sulle varie asperità Lutsenko e Pinot fanno la differenza, dietro di loro Teuns e Muhlberger, poi un gruppetto di cui fanno parte anche Ciccone, Bardet e Rigoberto Uran.
Sul Col de Val Louron-Azet, penultima asperità di giornata, si fa la differenza. Il ritmo lo fa Brandon McNulty del Team UAE che fa tantissime vittime. Adam Yates e Pidcock sono i primi a staccarsi, poi Gaudu, Mas, Vlasov, Meintjes e infine anche Quintana devono lasciare andare il gruppetto con l’americano, Pogacar, Kuss, Vingegaard e Thomas. Il treno McNulty piano piano va a riprendere tutti i fuggitivi. L’ultimo ad arrendersi è stato Leknessund. A 3 km dal Gpm si stacca anche Thomas, così come in precedenza si era fatto da parte Kuss. Pogacar attacca a pochi metri dal Gpm, ma Vingegaard risponde presente.
Pogacar vince la volata ma non riesce a staccare Vingegaard
In discesa dietro al terzetto di testa se ne forma un altro con un minuto di ritardo composto da Kuss, Thomas e Lutsenko con Romain Bardet poco dietro. Un altro plotone con Quintana, Gaudu, Vlasov e Meintjes attardato di due minuti e mezzo mentre Adam Yates sprofondato ad oltre cinque minuti. L’inglese era in difficoltà fin dal primo Col d’Aspen.
Ai -8 parte l’ultima salita verso il traguardo di Peyragudes. McNulty fa un ritmo leggero, dietro di loro rimangono a poco più di un minuto Thomas e Bardet. Non succede nulla fino ai 250 metri dal traguardo quando Pogacar aumenta il ritmo, Vingegaard gli sta dietro e lo supera, ma negli ultimi metri lo sloveno ha uno spunto più veloce e vince guadagnando 4” di abbuono. Il bravissimo McNulty arriva terzo, mentre Thomas giunge quarto a oltre due minuti e consolida il podio. Poi Lutsenko davanti a Bardet. Settimo David Gaudu che perde quasi 3 minuti e mezzo e stacca di qualche metro il terzetto formato da Quintana, Meintjes e Vlasov con Mas leggermente dietro. Non c’è lo scossone in classifica generale, ma manca ancora un tappone sui Pirenei e la cronometro di sabato.
La classifica del Tour de France
1° Vingegaard, 2° Pogacar a 2’18”, 3° Thomas a 4’56”, 4° Quintana a 7’53”, 5° Gaudu a 7’57”, 6° Bardet a 9’21”, 7° Meintjes a 9’24”, 8° Vlasov a 9’56”, 9° Yates a 14’33”, 10° Mas a 16’35”.