Il Settebello può difendere il titolo mondiale. A Budapest l’Italia di Alessandro Campagna batte 11-10 la Grecia in semifinale, lo stesso punteggio contro cui aveva superato l’Ungheria ai quarti. Per gli azzurri si tratta della settima finale mondiale a fronte di quattro titoli vinti e due secondi posti. Solo la Jugoslavia e la Spagna sono state capaci di vincere due mondiali di fila. L’avversario sarà la vincente dell’altra semifinale tra Spagna e Croazia. Appuntamento con la storia a domenica.
La beduina di Dolce ci porta al massimo vantaggio +3
Italia in vantaggio con Vincenzo Dolce e subito rimontata dal gol di Kalogeropoulos. Poi Cannella la mette all’incrocio e Iocchi Gratta tira a pelo d’acqua per il 3-1 azzurro. Valchopoulos accorcia per gli ellenici ma il Settebello sfrutta un’altra superiorità con la rete di Bruni che chiude sul 4-2 il primo quarto. Ancora Vlachopoulos e poi Fountoulis trovano il pari con in mezzo il palo di Di Somma. Presciutti e Di Somma ci riportano sul +2, ma Nikolaidis fa terminare il secondo quarto sul 6-5.
Genidounias fa 6-6, ma il Settebello ritorna davanti con Di Fulvio. Parte l’ultimo quarto e l’Italia trova il gol di Presciutti e la beduina di Dolce che ci portano addirittura sul 9-6. Mancano però ancora tanti minuti e la Grecia non muore mai. Gli ellenici ci sorprendono e si rifanno sotto: Kakaris e Kalogeropoulos portano il punteggio sul 9-8. Dolce segna ancora, Genidounias gli risponde. Marco Del Lungo para tutto eroicamente. A 58’’ dalla sirena l’uomo della provvidenza, Di Fulvio, ci fa volere. Concediamo ancora un rigore che Vlachopoulos segna ma non c’è più tempo: il Settebello è in finale.
La parole del coach del Settebello, Alessandro Campagna
Queste le parole a fine partita del coach Alessandro Campagna: “Loro sono una grandissima squadra. Hanno i ragazzi del ’97 e ’98 che hanno vinto il Mondiale Juniores e che sono l’ossatura di questo gruppo. Più alcuni giocatori più esperti. Noi Abbiamo fatto una partita straordinaria, nella prima parte abbassavamo il ritmo quanto attaccavamo eravamo troppo lenti. Poi abbiamo gestito il gioco e il risultato. Sul finale meglio che non parlo, potevamo gestirla meglio e avere meno stress”.