Sfuma il sogno medaglia per il Setterosa ai Mondiali di Budapest. Le ragazze allenate da coach Carlo Silipo perdono la finale per il terzo posto contro l’Olanda. L’Italia ha disputato un’ottima prima parte del match ma poi è crollata nella seconda. Azzurre che devono comunque ritenersi decisamente soddisfatte per quanto fatto in questa rassegna iridata. Il Setterosa è tornato tra le grandi del mondo. In serata la finale tra gli Stati Uniti e l’Ungheria padrona di casa che le azzurre avevano battuto nei gironi.
Per il Setterosa fatale il parziale di 0-5
Niente medaglia di bronzo per il Setterosa di coach Carlo Silipo. L’Olanda si rivela avversario tosto anche se le azzurre possono recriminare su una seconda parte di gara buttata letteralmente all’aria. L’Italia ha disputato un buon primo tempo, ma soprattutto deve rimanere il positivo di un Mondiale in cui le ragazze sono tornate a livelli altissimi. Contro l’Olanda finisce 5-7 in favore delle nostre avversarie. Troppi errori e disattenzioni non ci hanno concesso di giocarcela fino alla fine. Le orange ci hanno stroncato con un parziale di 0-5 tra il terzo e l’ultimo quarto.
In vantaggio ci sono andate proprio le nostre avversarie con Koolhaas. Immediata la reazione del Setterosa che ha prima trovato il pareggio in superiorità con Silvia Avegno, poi il sorpasso grazie a Marletta. Anche il secondo quarto si è rivelato particolarmente positivo per le ragazze di Silipo. In cattedra ci è salita Sofia Giustini che ha segnato prima in superiorità e poi in parità numerica. Sul risultato di 4-1 in favore dell’Italia la partita sembrava in discesa ma così non è stato. La realizzazione di Joustra ha fissato il punteggio sul 4-2 dopo il secondo quarto.
Marletta rende meno amaro il passivo
Alla ripresa del gioco c’è stato il totale blackout azzurro. Sevenich e Van Der Sloot hanno riportato l’Olanda in parità al termine del terzo quarto. Gli ultimi otto minuti sono stato un monologo orange con Van De Kraats, Ten Broek e Sleeking che hanno portato il match in mano alle olandesi. La rete di Marletta ha solo reso meno amaro il passivo. All’Olanda la medaglia di bronzo, all’Italia la consapevolezza di essere tornata ad altissimi livelli.