Ancora un acuto di Wout Van Aert segna questa edizione del Giro del Delfinato. Nella quinta tappa che da Thizy Le Bourgs ha portato a Chaintré per 162 km, è partita la solita fuga che sembrava destinata però a spegnersi in fretta. È stata invece una rincorsa disperata terminata solo a 100 metri dal traguardo e orchestrata magistralmente da Van Aert che ha fatto lavorare in modo eccelso la propria squadra. Ora la corsa entra nei suoi ultimi tre giorni con le tappe per gli uomini di classifica. Lo spettacolo è solo all’inizio.
Pierre Rolland si disinteressa della fuga
Non c’è un giorno tranquillo in questo Giro del Delfinato. I 162 km della quinta tappa Thizy Le Bourgs – Chaintré pur non avendo delle salite molto difficoltose presentavano in tutto 2000 metri di dislivello. Il finale non così complicato poteva essere l’ultima occasione per gli uomini di veloce di vincere una tappa. Soprattutto per un velocista come Dylan Groenewegen chiamato ad un Delfinato totalmente di sacrificio.
La fuga è andata subito in porto con due uomini della B&B Hotels-KTM ovvero Pierre Rolland e Sebastian Schonberger, già protagonisti della terza tappa, poi Benjamin Thomas della Cofidis, Fabien Doubey della Total Energies e Jan Bakelants dell’Intermarché Wanty Gobert. Dopo aver preso punti validi per la maglia a pois, Pierre Rolland si è rialzato disinteressandosi della fuga e i battistrada sono rimasti in quattro.
Filippo Ganna va a ricucire gran parte dello svantaggio del gruppo
A fare il ritmo nel gruppo sono stati gli uomini della Team Bike Exchange-Jayco per consentire e Groenewegen di disputare la volata. Il vantaggio dei fuggitivi non è mai stato alto e le loro chance di vittoria sono sempre state basse. A 25 km dal traguardo però il vantaggio era ancora nell’ordine dei due minuti. Sul Col du Bois Clair è stato il Team Ineos a prendere il comando delle operazioni con un incredibile Filippo Ganna a tirare e a recuperare 40’’ in 5 km.
Negli ultimi 10 km però il vantaggio non si è ridotto molto così è intervenuta anche la Jumbo-Visma che si è messa a tirare anche con i suoi uomini di classifica, prima Vingegaard e poi Roglic con Laporte pronto a tirare la volata a Van Aert. Groenewegen non ha tenuto il passo dei migliori, così come un Chris Froome in grande difficoltà.
Van Aert e la stoffa di un capitano vero
L’azione congiunta ha dato i suoi frutti con i fuggitivi, che hanno commesso il peccato veniali si guardarsi e aprirsi ai 600 metri, raggiungi a pochi metri dal traguard. Van Aert è stato autore di un’imperiosa volata e ha messo dietro di sé Heeus, Hayter, Boasson Hagen mentre ha chiuso settimo il nostro Bagioli. Grazie agli abbuoni Van Aert ha anche guadagnato qualcosina in classifica, anche se difficilmente il belga potrà tenere la maglia gialla nei prossimi giorni.
Da sottolineare la differenza di esperienza e carisma avuta nel finale dai due favoriti di giornata Wout Van Aert della Jumbo Visma e Ethan Hayter del Team Ineos. Il primo ha chiesto aiuto ai suoi compagni, anche agli uomini di punta Vingegaard e Roglic di dargli una mano nei momenti giusti ed ha ottenuto una grande risposta che gli è valsa la vittoria. Hayter quando Ganna si è rialzato dopo aver tirato per tanti chilometri da solo ha avuto anche il coraggio di chiedergli con gesti eloquenti di continuare a stare in testa. Venerdì 10 si riprende con la sesta tappa da Rives a Gap per un totale di 196 km.
La classifica del Giro del Delfinato
1° Van Aert, 2° Cattaneo a 1’03’’, 3° Roglic a 1’06’’, 4° Hayter a 1’32’’, 5° Vingegaard a 1’36’’, 6° Caruso a 1’49’’, 7° Geoghegan Hart a 1’55’’, 8° Ayuso Pesquera a 1’58’’, 9° Jorgenson a 2’00, 10° O’Connor a 2’10’’.