La domenica passata è stata una tappa quasi di transizione per il Tour de France. Il quasi è dovuto alle cadute che nella terza settimana diventeranno un grosso problema per la Jumbo Visma della maglia gialla Jonas Vingegaard ma non solo. Nella frazione di 202 km da Rodez a Carcassone abbiamo assistito al calvario di un ciclista connazionale del leader della classifica. Michael Morkov è un campione in pista e un grande ultimo uomo per le volata su strada. Il caldo non gli è stato però complice ed è arrivato ultimo fuori tempo massimo di oltre dodici minuti. Ha passato gli ultimi 182 km davanti alla macchina che chiude la carovana del Tour.
Il calvario di Morkov è iniziato a 20 km dal via
Le folli temperature di questi giorni stanno portando tanti problemi all’interno del Tour. A farne le spese nei 202 km da Rodez a Carcassone è stato soprattutto l’atleta della Quick Step, il danese Michael Morkov. Il suo calvario è iniziato al chilometro 20 quando si è staccato da tutti gli altri andando avanti del suo passo. Le temperature costanti sui 40° non gli hanno dato tregua. A lui che nei giorni precedenti aveva fatto di tutto per non far crollare il proprio compagno di squadra Fabio Jakobsen dettandogli il ritmo e non facendolo andare fuori tempo massimo sulle Alpi.
Morkov, nella tappa che ha incoronato vincitore il belga Jasper Philipsen, è stato per 182 km davanti alla macchina-scopa, quella che chiude la corsa. Il suo obiettivo inizialmente era di arrivare entro il tempo massimo fissato oltre i 53 minuti di ritardo dal vincitore, per riprendere le forze nel giorno di riposo e tornare ad essere utile al compagno Jakobsen. Un Morkov provatissimo ha pedalato da solo sotto il sole e i 40° senza sosta. Ci ha creduto fino ai -25 dall’arrivo quando ha realizzato di dover mantenere un’andatura di 60 km/h per farcela. Non si è arreso neanche in quel momento.
Tante le reazioni dei corridori contro il caldo e la giuria
Arrivato al traguardo di Carcassone con un’ora e cinque minuti di ritardo dal vincitore e 45 minuti dopo il penultimo corridore, la giuria non è stata clemente con lui. Fuori dal tempo massimo e Tour finito per il danese. La corsa di Morkov non finirà negli annali del ciclismo, ma rimarrà indelebili negli occhi di chi questo sport lo ama follemente. Folle come correre a queste temperature. Il britannico Pidcock appena arrivato al traguardo si è gettato in una fontana, Bob Jungels e Kristoff hanno duramente criticato l’organizzazione. La quindicesima tappa del Tour de France non è stata di transizione, è stata una frazione di straordinaria follia.