Solo 11 mesi fa alzava al cielo la coppa dell’Europeo nella magica serata di Wembley. Con Giorgio Chiellini che ha dato l’addio alla Nazionale italiana si chiude una parentesi durata quasi 18 anni. Dei trofei con la nazionale, dei tantissimi successi con la Juventus sappiamo tutto. Ma la storia di calcistica di Chiellini nasce ben prima nella sua Livorno e in attesa di sapere se il futuro lo vedrà nel calcio in altre vesti o in un campo oltreoceano, scopriamo una parte di carriera che in pochi conoscono.
Giorgio Chiellini, una famiglia nel calcio
La Finalissima contro l’Argentina non è stato sportivamente il modo più bello di lasciare. Ma quello che più importa è il ricordo che si lascia. E di ricordi nel cuore dei tifosi juventini e azzurri, Giorgio Chiellini ne lascia tanti e indelebili. Gli ultimi 45 minuti con la maglia della Nazionale lasciano il tempo a Re Giorgio di appaiare Daniele De Rossi al quarto posto dei giocatori con più presenze in azzurro. Già in questi giorni verrà probabilmente superato dal compagno di reparto dell’ultima decennio: Leonardo Bonucci che lo insegue a una lunghezza.
Giorgio Chiellini, classe 1984, è un livornese nato a Pisa e questo è già un inizio particolare. Cresciuto nella sua Livorno e più precisamente nel quartiere Ardenza, da bambino strizza di più l’occhio al basket piuttosto che al calcio. Non sappiano se abbia subito anche lui il fascino del famoso ‘gabbio’ di Livorno come il suo futuro allenatore Massimiliano Allegri, comunque inizia la sua carriera nel Livorno 9. Dalla società dilettantistica viene notato dal Livorno quando ha ancora 12 anni. A calcio giocano anche il fratello Claudio, che poi diventerà suo procuratore e la sorella Silvia, difensore attualmente in forza al Crotone.
Ha vestito anche le maglie di Milan e Roma
Tutti associano Chiellini alla Juventus, società in cui è arrivato nel 2005, qualcuno se lo ricorderà agli esordi con la maglia amaranto e altri nella sua stagione di intermezzo alla Fiorentina. Ma durante la sua esperienza a Livorno, Chiellini ha avuto la possibilità di vestire altre due maglie prestigiose: quella del Milan e quella della Roma. È stato aggregato per poche settimane agli Allievi rossoneri, con cui ha partecipato ad un torneo di Arco e poi alla Primavera giallorossa nel 2003.
Giorgio Chiellini è tra i pochissimi calciatori italiani laureati
Più noti sono invece i suoi studi. Chiellini è tra i pochissimi calciatori di Serie A laureati. Nel 2010 all’Università di Torino ha conseguito la laurea in economia e commercio con una votazione finale di 109/110. Ha poi proseguito conseguendo poi anche la laurea magistrale in business administration nel 2017 dove ha ottenuto la lode. In Italia il percorso calcio-studi non è molto frequentato come all’estero oltre a Re Giorgio altri laureati che si ricordano sono Stendardo, Ogbonna e Puggioni. Molto diversa è la situazione al di fuori del nostro paese, basti pensare che sono ‘dottori’ anche Lewandowski, Iniesta, Xabi Alonso, Mertens, Pique e Juan Mata.
L’episodio che lo consacrò in Nazionale
Se Giorgio Chiellini è diventata una bandiera azzurra è anche perché c’è stato uno step che suo malgrado lo ha lanciato. Non stiamo parlando dell’esordio con la Nazionale maggiore avvenuto nel 2004 in amichevole contro la Finlandia, ma quattro anni dopo. Chiellini è convocato dal CT Roberto Donadoni per gli Europei 2008 in Austria e Svizzera. Inizialmente riserva, in allenamento commette inavvertitamente un fallo su Fabio Cannavaro che metterà il capitano fuori dai giochi per la rassegna continentale. Sarà proprio Chiellini a sostituirlo e a prendere da quel momento in poi la titolarità in Nazionale.
Il futuro tra l’America e la scrivania
Chiellini ha lasciato la Juve e la Nazionale, ma non ha ancora detto ufficialmente addio al calcio. Alle domande dei giornalisti ha sempre risposto di voler ancora aspettare prima di prendere una decisione. Los Angeles è l’ipotesi più probabile, con il Los Angeles FC pronto a fargli un’offerta. Dagli Stati Uniti anche l’Inter Miami di David Beckham potrebbe essere interessata. In caso di ritiro definitivo invece potrebbe entrare a far parte della dirigenza della Juventus o anche dello staff tecnico della Nazionale di Roberto Mancini.