Ci si aspettava tanto dalla quinta tappa di questo Tour de France e le attese non sono state deluse. Nella foresta di Arenberg, dopo tanti chilometri di pavé, vince Simon Clarke. Ma questa frazione ha come protagonisti in positivo e negativo i due grandi favoriti sloveni. Tadej Pogacar con l’ennesima azione spettacolare ha guadagnato qualche secondo su tutti gli altri, Primoz Roglic è caduto ed ha perso oltre due minuti dall’avversario. La maglia gialla è rimasta ad un grande Wout Van Aert. Il Tour riparte dal Belgio, da Binche, e arriverà a Longwy dopo 220 km per la tappa più lunga in assoluto.
La fuga a 6 arriva fino al traguardo
Il tanto atteso pavé ha incoronato i suoi padroni e fatto le sue vittime. La quinta tappa del Tour de France, la Lilla-Arenberg di 157 km, ha detto la sua. Il vincitore della frazione è stato l’australiano Simon Clarke con la fuga a sei che è riuscita ad arrivare al traguardo. Pogacar ha dato dimostrazione di forza anche in questa occasione, provandoci e staccando il gruppone degli uomini di classifica di 13’’. Pochi ma significativi. Il pavé ha fatto anche le sue grandi vittime: Primoz Roglic, secondo favorito di questo Tour, e Ben O’Connor, quarto classificato dell’edizione scorsa.
C’era tantissima attesa intorno alla quinta tappa del Tour de France con tanti settori presenti anche nella Parigi-Roubaix. Fin dai primi chilometri ha preso piede una fuga di sei corridori. Tra di loro la solita maglia a pois, sempre tra i fuggitivi in questo Tour, Magnus Court Nielsen, Taco Van Der Hoorn, Edvald Boasson Hagen, Simon Clarke, Neilson Powless e Alexis Gougeard. Il gruppo prova li lascia fare e poi faticherà ad andargli a riprendere vista la difficoltà del percorso.
Fora Vingegaard, perde terreno O’Connor
Nel gruppo sembra una gara ad eliminazione diretta. Il primo a farne le spese è l’australiano Ben O’Connor, quarto classificato nel 2021, che rimane attardato in un gruppetto nelle retrovie cercando inutilmente di rimontare in solitaria. Poi problema meccanico per Jonas Vingegaard. I suoi compagni cercano di dargli una mano in tutti i modi passandogli anche la loro bici però troppo grossa per il danese. L’ammiraglia della Jumbo Visma arriva in soccorso ma intanto Vingegaard perde oltre un minuto. Si ferma anche la maglia gialla Wout Van Aert ad aspettarlo.
Con una grande azione di squadra Vingegaard viene riportato nel gruppo principale, ma in casa Jumbo Visma la sfortuna non è finita. Primoz Roglic impatta contro una balla di fieno e cade. Nel gruppo principale non ci rientrerà più. Davanti Tadej Pogacar non sta a guardare e con la sua incredibile capacità di adattamento riesce a trovarsi a suo agio anche sul pavé. Lo sloveno attacca e stacca tutti e con lui rimane solo Jasper Stuyven.
Tadej Pogacar guadagna su tutti gli uomini di classifica
Davanti molla Gougeard mentre gli altri arrivano al traguardo. Vince l’australiano Simon Clarke che in volata batte Taco Van Der Hoorn, poi Boasson Hagen, Pwless e Nielsen. Pogacar con Stuyven arriva a 51’’ di ritardo. Tutti gli altri uomini di classifica a 1’04’’. Tutti tranne Primoz Roglic che dal vincitore accusa 2’59’’ e Ben O’Connor che arriva attardato di 4’12’’. Cade, si frattura il polso e si ritira Jack Haig, uno dei due capitani della Bahrain Victorius insieme a Damiano Caruso. Il siciliano è stato bravo a mantenersi sempre nelle prime posizioni. Ora tocca alla tappa più lunga del Tour, i 220 km da Binche, in Belgio, a Longwy.
La classifica generale del Tour de France
1° Van Aert, 2° Powless a 13’’, 3° Boasson Hagen a 14’’, 4° Pogacar a 19’’, 5° Lampaert a 25’’, 6° Pedersen a 36’’, 7° Vingegaard a 40’’, 8° Yates a 48’’, 9° Pidcock a 49’’, 10° Thomas a 50’’, 11° Cattaneo a 55’’, 12° Vlasov a 56’’, 17° Martinez a 1’09’’, 18° Bardet a 1’10’’, 19° Quintana a 1’14’’, 20° Gaudu a 1’’15’’, 21° Fuglsang a 1’20’’, 22° Mas a 1’21’’, 37° Caruso a 1’59’’, 40° Uran a 2’18’’, 44° Roglic a 2’36’’, 67° O’Connor a 4’34’’.