Dopo tre secondi posti arriva la vittoria per Wout Van Aert nella quarta tappa del Tour de France, la prima in Francia dopo la tre giorni danese. Il fiammingo arriva da solo sul traguardo di Calais grazie ad un’azione spettacolare sulla Cote de Cap Blanc-Nez, ultimo Gpm di giornata a 10 km dal traguardo. Il gruppo tenta inutilmente di raggiungerlo, Van Aert vince con 8’’ di vantaggio sul gruppo regolato da Jasper Philipsen che non si accorge del campione belga prima di lui ed esulta come se avesse vinto. Mercoledì 6 c’è una delle tappe più attese di questo Tour, la Lilla-Arenberg Porte du Hainaut con tanto pavé e alcuni tratti in comune con la Parigi-Roubaix.
Il solito Nielsen in fuga in cerca di punti per la maglia a pois
Solo un campione come Wout Van Aert poteva vincere in questo modo. Sembrava scritto l’arrivo volata e invece il fuoriclasse belga ha trovato il momento giusto di scattare e di ‘tagliare’ le gambe ai suoi avversari. Nella quarta tappa del Tour de France, la prima in Francia, la maglia gialla vince dopo tre secondi posti consecutivi (100 in carriera contando quelli in ciclo cross). Lasciata la Danimarca, passato il primo giorno di riposo, la carovana parte da Dunkerque per arrivare a Calais dopo 171 km. Due corridori tentano la fuga, sono la maglia a pois Magnus Cort Nielsen della EF-Education e Anthony Perez della Cofidis.
I due arrivano ad avere un vantaggio oltre i 6 minuti prima che il gruppo cominci a fare sul serio. Quando ancora mancano 40 km al traguardo Nielsen si stacca. La maglia a pois raggiunto lo scopo di incrementare i propri punti nella classifica degli scalatori, si fa riassorbire dal plotone. Perez resiste ancora per una ventina di chilometri poi è gruppo compatto. Sembra possa essere solamente questione di aspettare la volata. A 10 km dall’arrivo c’è l’ultimo Gpm di giornata, la Cote de Cap Blanc-Nez. L’unico dubbio è se alcuni velocisti che fanno fatica in ogni salita come Dylan Groenewegen possano reggere.
Attacco della Jumbo Visma, mostruoso Van Aert
Invece la Jumbo Visma decide di sparigliare le carte su questa asperità. Prima il forcing di Steven Kruijswijk, poi quello forsennato di Tiesj Benoot fanno tanta selezione. Parte come un fulmine Wout Van Aert, tengono la sua ruota inizialmente solo Adam Yates e Jonas Vingegaard, mentre Primoz Roglic si stacca presto e Tadej Pogacar rimane indietro colto di sorpresa. Gli altri si rialzano, Van Aert no. Scollina con una trentina di secondi di vantaggio e poi da gran cronoman qual è riesce a tenere fino al traguardo.
Dietro di lui volata per il secondo posto vinta da Jasper Philipsen che esulta pensando di aver vinto, poi Christophe Laporte, Alexander Kristoff, Peter Sagan e Luca Mozzato. La quinta tappa sarà già una delle più interessanti di questo Tour con tanto pavé e una frazione simil Parigi-Roubaix. Potrebbe essere già una svolta decisiva con gli uomini di classifica che dovranno fare attenzione a non perdere terreno. Dubbi sulla strategia che adotterà al Jumbo Visma. Van Aert verrà lasciato correre, visto il suo feeling con il pavé, o dovrà stare accanto ai capitani Roglic e Vingegaard? Vedremo, intanto il danese è parso più in palla a Calais rispetto al compagno sloveno.
La classifica del Tour de France
1° Van Aert, 2° Lampaert a 25’’, 3° Pogacar a 32’’, 4° Pedersen a 36’’, 5° Van der Poel a 38’’, 6° Vingegaard a 40’’. 7° Roglic a 41’’, 8° Yates a 48’’, 9° Kung a 48’’, 10° Pidcock a 49’’.