Un’impresa così è paragonabile al doppio oro Jacobs-Tamberi delle ultime Olimpiadi. I successi di Thomas Ceccon e Benedetta Pilato scrivono una delle pagine più importanti della storia del nuoto italiano. Il 21enne veneto ha dominato i 200 dorso stabilendo anche il nuovo record mondiale. Nessun italiano aveva vinto il titolo iridato nel dorso prima di lui. La 17enne tarantina ha vinto i 100 rana con una rimonta straordinaria che ha galvanizzato e non poco anche il pubblico di Budapest. Terzo oro della spedizione azzurra in tre giorno dopo quello di Nicolò Martinenghi sempre nei 100 rana.
L’Italia è partita forte, fortissimo, in questi Mondiali di nuovo in corso di svolgimento a Budapest. L’Ungheria come il Giappone. La clamorosa doppia impresa Ceccon-Pilato fa tornare subito alla mente le due medaglie ravvicinate ottenute nell’atletica allo Olimpiadi del 2020. Due ragazzi giovanissimi che hanno disputato una gara da campioni. Ceccon dominandola in lungo e in largo, la Pilato facendo una seconda parte di gare perfetta. Il futuro del nuoto strizza l’occhio all’azzurro.

Benedetta Pilato, un talento precoce capace di non bruciarsi
17 anni di Taranto, Benedetta Pilato ha vinto i 100 metri rana ed è pure partita male. Dopo la delusione olimpica con la squalifica, la Pilato è stata autrice di una rimonta clamorosa chiudendo la sua prova con un 1’05’93 tenendo indietro la tedesca Elendt (1’05’98’’) e la lituana Meilutyte (1’06’’02). La Pilato non è scoppiata in lacrime durante l’intervista post gara non riuscendo quasi a dire nulla per la commozione. Si è anche scusata per questo. Un’atleta straordinaria che è riuscita a non crollare in acqua nonostante le tantissime aspettative. Lei che era stata la più giovane debuttante italiana ai Mondiali battendo anche il record di precocità di Federica Pellegrini. Un oro bello e meritato.
Il record del mondo di Thomas Ceccon
Thomas Ceccon ha strapazzato tutti. Il vicentino ha vinto i suoi 100 dorso con tanto di record del mondo ora fissato a 51’’60. Il 21enne si è messo dietro i due statunitensi: Murphy (51’97) e Armstrong (51’98’’). Si è trattato del primo titolo mondiale nel dorso per un atleta italiano. Forte, spavaldo e simpatico. Ceccon ha scherzato: “Ora mi taglierò i baffi. Il record del mondo è tanta roba”. Tanti stanno scrivendo di lui ‘il nuovo fenomeno italiani’ e hanno anche ragione. Ma Ceccon non è una sorpresa, è un ragazzo cresciuto gara dopo gara, manifestazione dopo manifestazione ed ha raggiunto un traguardo di forza e sacrificio.