A meno di 24 ore dalla cocente sconfitta nella finale di Champions League tra Imoco Conegliano e VakifBank Istanbul, Paola Egonu ha presentato il suo libro ’18 segreti per diventare stelle’, edito da Piemme, nella giornata conclusiva del Salone del Libro di Torino. È stata l’occasione per incontrare un pubblico molto giovane, per cui il libro è pensato, ma anche per parlare di passato, anche recentissimo, e futuro della pallavolista più rappresentativa del movimento italiano. Un modo anche per salutare l’Italia, visto l’imminente trasferimento in Turchia proprio al VakifBank.
18 segreti per diventare una stella, un libro per ragazzi dai grandi sogni
’18 segreti per diventare una stella’ è un libro dedicato ad un pubblico giovane. Segreti divisi in capitoli in cui la 23enne giocatrice di Cittadella si rivolge ai più piccoli raccontando loro la sua esperienza. Di come gli obiettivi e i sogni si possano raggiungere attraverso la costanza e la passione. D’altronde Paola Egonu ha un rapporto speciale con i propri tifosi ma anche e soprattutto con i bambini. Lei stessa, incalzata dalle domande dell’autore Emanuele Giulianelli, racconta: “Vedere gli occhi dei bambini che brillano quando mi vedono o guardano una mia partita è una cosa che mi dà tanto“.
Per Paola Egonu la sconfitta in finale Champions è ancora cocente
La sconfitta nella finale di Champions a Lubiana è ancora troppo fresca ma Egonu ha le idee comunque chiare su cosa non sia andato: “Avete visto la partita? – ha chiesto al pubblico presente presso la Sala Azzurra di SalTo 2022 – In campo c’era una squadra coesa, stabile e costante e un’altra meno. Per questo per me è importante la squadra. Era l’ultima partita con Conegliano quindi c’è tanto dispiacere perché non ti puoi rifare. Però spero in questi anni di avere dato tanto alla squadra, alla società e ai tifosi“. Poi sulla nuova avventura in terra turca: “Le emozioni sono tante: sono triste, sono felice, sono spaventata. A chi piacciono i cambiamenti? A me no” racconta sorridendo.
Le domande del giovane pubblico non si sono fatte attendere e Paola Egonu ha potuto ripercorrere alcune tappe fondamentali della sua già straordinaria carriera. “La vittoria a cui sono più legata? La sfida Scudetto di quest’anno (contro Monza ndr) perché è stata l’ultima partita che ho giocato in Italia prima della nuova avventura. La Serbia? Batterla dopo 3 anni agli Europei è stata una grande soddisfazione, mi ha fatto dire: finalmente!”.
Paola Egonu tra insegnamenti e il futuro in Turchia
Dai ragazzi in sala non sono solo arrivate domande legate ad aneddoti, ma anche richieste di consigli su come vivere la squadra e la ricorsa ai propri sogni. “Come faccio a coniugare pallavolo e studi? Non bisogna mettersi fretta, ma provare a dare quell’esame, provare a trovare quell’ora per studiare. Sapendo però anche ascoltare il proprio corpo perché se si è troppo stanchi può essere controproducente“. Per la Egonu il momento dei ringraziamenti è stato commovente e la campionessa non ha potuto trattenere qualche lacrima.
Lasciare il suo Veneto non è cosa facile, la Turchia può sembrare lontana. Paola Egonu saprà farsi valere al meglio anche ad Istanbul perché in fondo lei è proprio una di quelle che nel suo libro definisce ‘teste toste’, ovvero: “Giocatrici che hanno carattere, che nel momento di difficoltà si fanno sentire e non si nascondono”.