L’attaccante croata in forza al Grasshopper dal 2019, Ana Maria Markovic, ha rilasciato un’intervista a un sito svizzero in cui ha denunciato di essere stata avvicinata da finti manager attirati solo dalla sua bellezza. Episodi spiacevoli che mettono in risalto un problema che nello sport femminile è sentito. L’essere presi in considerazioni più per l’estetica che per il valore sportivo è degradante per delle professioniste e per le donne in generale. La calciatrice ha parlato in modo esplicito dei commenti ricevuti da parte di chi a calcio non l’ha mai nemmeno vista giocare.
In Nazionale con Bacic e Jelencic
Ana Maria Markovic è una calciatrice croata, nata a Spalato nel 1999. All’età di 12 anni con i suoi genitori si è trasferita a Zurigo in Svizzera e dall’età di 14 ha cominciato a giocare a calcio nella squadra della città . Con lo Zurigo è stato un esordio da favola. L’attaccante croata ha vinto per due anni consecutivi lo Scudetto e la Coppa Nazionale. Nel 2019 è passata al Grasshopper, sempre a Zurigo. Da qualche tempo è entrata anche nel giro della Nazionale croata, selezione dove giocano anche l’ex secondo portiere della Juventus, Doris Bacic, e il difensore del Verona Ana Jelencic. Proprio le recenti convocazioni le hanno dato maggiore fama a livello internazionale.
Ana Maria è una bellissima ragazza e questo lato estetico è prevalso su quello sportivo da parte di chi l’ha contattata. Quello che fa più rabbrividire sono i finti manager che le si sono presentati. In un’intervista al sito web svizzero 20min.ch ha raccontato: “Molte persone mi hanno scritto e si sono spacciate per manager. Ma io so cosa vogliono da me. Non mi hanno mai vista giocare e si sono limitati a un giudizio estetico. Non si informano di altro“.
Per Ana Maria Markovic commenti inaccettabili
L’attaccante croata ha poi aggiunto: “Non mi dà fastidio se mi dicono che sono bella, su questo accetto il complimento. Ma quando leggo che sono la più sexy non mi piace perché questo vuol dire spingersi oltre ed è una cosa che non posso accettare per me e la mia famiglia“. La classe ’99 del Grasshopper ha poi anche dichiarato di aver messo foto provocanti sui suoi canali social ma che questo non giustifica tutto questo. In realtà si tratta poi di semplici foto in bikini e ad ogni modo la calciatrice non deve assolutamente difendersi.
Un’intervista che ha lasciato un po’ di amaro in bocca, ma che purtroppo non è niente di sorprendente. Con l’espansione del calcio femminile si assiste anche all’ingresso in campo di componenti extrasportive deplorevoli. Intanto la Markovic continua a macinare gol in campo, ma ha fatto bene a mettere in luce un aspetto che deve essere denunciato.