Contro la Colombia nell’ultima partita del girone del Mondiale di Budapest, il Setterosa non poteva fallire. Le ragazze di coach Carlo Silipo non hanno tradito le attese, non hanno sottovalutato l’avversario e alla fine sono uscite dalla piscina di Budapest con un eloquente 31-5. Per vincere il girone bisogna sperare che l’Ungheria batta il Canada o che le canadesi vincano con meno di 7 gol di scarto. Il primo posto per le azzurre, che significa quarti di finale diretti, è quindi molto probabile.
Una partita dominata dal Setterosa
Tutto facile per l’Italia che batte la Colombia per 31-5. Le sudamericane avevano già presto 35 gol dall’Ungheria e 22 dal Canada. Il Setterosa di Carlo Silipo dopo un inizio compassato e un primo quarto vinto solo per 4-2, si è sciolto con il passare dei minuti con le colombiane che hanno accumulato stanchezza. Top scorer dell’Italia è stata Silvia Avegno con 6 reti. Per la Colombia da registrare la doppietta di Restrepo, felicissima dopo il secondo gol.
L’Italia dovrà attendere la partita tra Ungheria e Canada per conoscere la propria posizione in questo girone. Il primato è fondamentale perché permette di accedere direttamente ai quarti di finale senza bisogno dei playoff. Il Setterosa sarà primo se vince l’Ungheria, se magiare e canadesi pareggiano o se il Canada vince con meno di 7 gol di scarto. Ai microfoni della Rai hanno parlato il coach Silipo e le due debuttanti Giustini e Galardi.
Le interviste ai protagonisti
Carlo Silipo: “Si sapeva che non era in pericolo il risultato. Era però importante tenere la concentrazione, siamo entrate bene in questa competizione. Partita come questa invece Ti possono far uscire al di fuori della manifestazione. Le ragazze sono state brave a creare questo divario. Per ora questo Mondiale è abbastanza positivo soprattutto per l’impegno delle ragazze nelle prime due partite affrontate nel modo migliore”.
Sofia Giustini, esordiente al Mondiale: “Partite come questa sono le peggiori per fare brutte figure. Ci siamo impegnate tanto per arrivare fin qua e ci meritiamo questo risultato. Per me questo è il primo Mondiale e ogni presentazione ho la pelle d’oca, lo auguro a tutte la giocatrici più giovani di me che possano vivere un’emozione simile”.
Giuditta Galardi, anche lei esordiente nella rassegna iridata: “Per me è un’emozione incredibile giocare qua dove questo sport è venerato. Ripaga di tutte le fatiche. Siamo state brave perché in queste partite c’è il rischio di prenderle sotto gamba e in questo modo si rischia di mancare di rispetto alle avversarie. L’importante è prendere consapevolezze. Sono molto positiva, mi piace quello che stiamo costruendo, non mi pongo limiti”.