Il ceco Jan Hirt vince la 16ª tappa del Giro d’Italia, quella che da Salò arriva all’Aprica dopo 200 km e soprattutto dopo circa 5000 metri di dislivello tra cui il terribile Mortirolo. Al secondo posto Thymen Aresman al termine di una fuga composta da corridori importanti. Gli uomini di classifica se le danno di santa ragione.
Jai Hidley vince la volata per il terzo posto davanti a Carapaz, Valverde e Meana. Il britannico conquista 4 secondi di abbuono e si avvicina ulteriormente alla maglia rosa di Carapaz. Perdono qualche secondo ma non sprofondano Joao Almeida e un eterno Vincenzo Nibali. Paga di più Domenico Pozzovivo anche a causa di una caduta sulla discesa del Mortirolo.
Giro d’Italia: la tappa
Parte la fuga con un drappello di tutto rispetto che può contare su molti corridori bravi in salita, tra di loro anche gli italiani Giulio Ciccone, Lorenzo Fortunato, Dario Cataldo e Davide Formolo, che arrivano anche a 6 minuti di vantaggio. Il gruppo maglia rosa non sta però a guardare, ma a fare il ritmo sulla salita del Mortirolo non sono gli uomini del Team Ineos della maglia rosa Richard Carapaz, ma l’Astana di Vincenzo Nibali.
Nel gruppo in fuga a 40 km dal traguardo rimangono in sei: Alejandro Valverde, Wout Poels, Lennard Kamna, Jan Hirt, Hugh Carthy, Thymen Aresman. Chi per vincere la tappa (Kamna, Poels,Carthy), chi per migliorare la propria classifica generale (Valverde, Hirt e Aresman) tutti con grande interesse a darsi cambi e tenere un ritmo alto.
Gruppo che non comprende uno sfortunato Domenico Pozzovivo, che cade all’inizio della discesa del Mortirolo e perde un minuto dai migliori ma con un’azione di cuore riesce a riportarsi sotto prima dell’asperità finale. È proprio in questa discesa che Nibali prova a fare la differenza, ma non riesce a staccare gli altri se non di qualche metro.
Verso il traguardo
Dopo la penultima salita, quella di Teglio, Kamna lascia i suoi compagni di fuga in discesa dopo che il loro vantaggio si era assottigliato a 3 minuti. I 5 perdono terreno e brillantezza e a 17 km dal traguardo si stacca Poels per aspettare il suo capitano Landa. E nel gruppo l’andatura la fa il Team Bahrain per Mikel Landa verso l’ultima e terribile ascesa verso il Valico di Santa Cristina, dove per 6 km le pendenze non scendono al di sotto del 10%.
La lotta per la vittoria di tappa
Aresman con uno scatto imperioso si lancia all’inseguimento di Kamna, ma Hirt gli si fa sotto di esperienza. Il duo riprende Kamna a 8 km dall’arrivo. Aresman scatta immediatamente con Hirt che lo insegue. I continui scatti costano ad Aresman che deve lasciare la ruota di Hirt che vince con 7 secondi di vantaggio. Riscatto per Hirt che nel 2019 aveva concluso al secondo posto, dietro Ciccone, la tappa con il Mortirolo.
La lotta per la maglia rosa
Appena comincia la salita verso il valico di Santa Cristina si stacca dai migliori Domenico Pozzovivo la cui caduta gli ha lasciato numerose ferite. Il forcing del Team Bahrain prima con Pello Bilbao e poi con Poels è impressionante. Rimangono soli Landa, Carapaz e Hindley. Joao Almeida e Nibali non reggono ma non naufragano. Hindley vince la volata per il terzo posto e si avvicina ulteriormente a Carapaz. Domani la tappa da Ponte di Legno a Lavarone di 168 km con il Passo del Tonale.
La classifica di tappa del Giro d’Italia
1° Hirt, 2° Aresman a 7’’, 3° Hindley a 1’25’’, 4° Carapaz a 1’25’’, 5° Valverde a 1’25’’, 6° Landa a 1’25’’, 7° Kamna a 1’38’’, 8° Joao Almeida a 1’38’’, 9° Nibali a 2’06’’, 10° Carthy a 2’13’’, 12° Pozzovivo a 4’11’’.
La classifica generale del Giro d’Italia
1° Carapaz, 2° Hindley a 3’’, 3° Joao Almeida a 44’’, 4° Landa a 59’’, 5° Nibali a 3’40’’, 6° Pozzovivo a 3’48’’, 7° Pello Bilbao a 3’51’’, 8° Buchmann a 4’45’’, 9° Hirt a 7’42’’, 10° Valverde a 9’04’’.