Il Bologna piazza un grande colpo di mercato. Non si tratta di un giocatore ma di Giovanni Sartori che è diventato il nuovo Responsabile dell’area tecnica del Bologna. Dopo i clamorosi successi con Chievo e Atalanta, il dirigente lodigiano ha deciso di accettare la proposta del presidente Joey Saputo rimettendosi in gioco in Emilia. Il 65enne è chiamato l’uomo dei miracoli e non è un caso. Al suo attivo ha le esperienze con due club che con lui hanno vissuto i momenti più alti della loro storia
Giovanni Sartori al Chievo
Dopo una buona carriera da giocatore che lo ha visto vincere anche uno Scudetto con il Milan, Sartori ha appeso le scarpette al chiodo dopo 5 stagioni con la maglia del Chievo alla fine degli anni ’80. La società clivense è sempre stata una grande famiglia e appena dopo il ritiro Sartori diventa vice allenatore. Il lavoro sul campo non fa però per lui e dopo due anni, siamo nel 1992, il presidente Luca Campedelli, appena insediatosi, lo nomina Direttore Sportivo.
È l’inizio di una cavalcata inarrestabile per la favola Chievo che di anno in anno diventa sempre più realtà solida del calcio italiano. Fino al 2001 quando ottiene la storica promozione in Serie A. La storia tra Sartori e il Chievo prosegue fino al 2014. Come dirigente dei gialloblù porta la squadra ai preliminari di Champions League, due partecipazioni alla Coppa Uefa e vince anche un campionato Primavera. Tanti sono i giocatori scoperti o rilanciati da Sartori: da Perrotta ad Amauri, da Barzagli a Corini.
Giovanni Sartori all’Atalanta
Nel 2014 rassegna le proprie dimissioni dal Chievo e diventa il nuovo Responsabile dell’area tecnica orobica. Ciò che ha fatto l’Atalanta in questi anni lo sapete tutti. Con il fondamentale contributo di Giovanni Sartori la Dea ha raggiunto per tre volte consecutive il terzo posto in Serie A. Non solo, l’Atalanta è arrivata fino ai quarti di finale sia di Champions League che di Europa League. Si può tranquillamente dire che Sartori sia stato l’artefice dei due miracoli sportivi italiani più eclatanti degli ultimi 20 anni.
Un presente e un futuro chiamato Bologna
Per questo il Bologna può anche permettersi di sognare adesso. L’entusiasmo dei tifosi è alle stelle e le reazioni sui social lo dimostrano. Joey Saputo ha scelto il meglio sulla piazza. Sartori ha sempre fatto scelte di cuore rifiutando anche qualche sirena dalle big. I rossoblù mancano dai vertici del calcio italiano da troppi anni. Attenzione però a non avere aspettative eccessive. Sartori ha dimostrato come ci voglia qualche anno per diventare un club modello per gli altri, ma gli investimenti non dipendono solamente da lui. Nessuno può vietare ai felsinei di sognare. I fatti passeranno come sempre dal campo.