La Costa Rica è la trentaduesima ed ultima nazionale qualificata per i Mondiali di Qatar. La vittoria di misura, per 1-0 sulla Nuova Zelanda, ha certificato ancora una volta la grandezza della piccola repubblica del Centroamerica che approda ad una fase finale iridata per la sesta volta (la prima è stata nel 1990). La storia della nazionale costaricense negli ultimi 30 anni è paragonabile a quella di una discreta nazionale europea. I Ticos non finiscono mai di stupire.
Battuta la Nuova Zelanda degli ‘italiani’
Non più una Cenerentola. La Nazionale della Costa Rica è una realtà del calcio mondiale. Negli ultimi 30 anni i Ticos sono diventati un vero e proprio culto della fase finale dei Mondiali. La vittoria nello spareggio contro la Nuova Zelanda consegna la sesta partecipazione alla selezione ora guidata dal colombiano Luis Suarez. Ad Al Rayyan in Qatar il gol decisivo è arrivato dopo soli 3 minuti, proprio dalla stella Joel Campbell, ex Arsenal con un passato al Frosinone e che ha trovato la propria dimensione in Messico, prima al Leon ed ora al Monterrey.
La Nuova Zelanda degli italiani non ha demeritato ed anzi, l’essere andata sotto così presto l’ha obbligata ad una partita d’attacco che le ha fatto dominare le statistiche. Ma con le statistiche non si va ai Mondiali ed allora Liberato Cacace dell’Empoli, Niko Kirwan del Padova e Matthew Garbett della Primavera del Torino in Qatar non ci andranno.

La prima volta della Costa Rica con il mago Bora Milutinovic
Ci andrà la Costa Rica per la sesta volta. In Centroamerica meglio ha fatto solo, ovviamente, il Messico con 17 partecipazioni. Tutte le altre dietro. Dall’Honduras con tre partecipazioni, le due di El Salvador e l’unica di Panama, Haiti, Cuba e Giamaica. La Costa Rica ha spesso dato del filo da torcere a Messico e Stati Uniti per il primato del centro-nord America vincendo anche tre edizioni della CONCACAF Gold Cup. E ancora, il Deportivo Saprissa, la squadra più blasonata del Costa Rica, è stata capace di vincere tre edizioni della CONCACAF Champions League. Le squadre costaricane ne hanno vinte 6, seconde solo alle irraggiungibili messicane (37 affermazioni).
La prima volta ai Mondiali per la Costa Rica fu a Italia ’90 e subito stupì. Le vittorie su Svezia e Scozia consentirono ai Ticos di approdare agli ottavi di finale persi contro la Cecoslovacchia. Quella Nazionale era guidata dal serbo Bora Milutinovic che insieme a Carlos Perreira detiene il record di 5 selezioni diverse portate ai mondiali: anche Messico 1986, Stati Uniti 1994, Nigeria 1998 e Cina 2002.

Giocatori di culto e il magico Mondiale 2014
La Costa Rica partecipò anche ai Mondiali del 2002 e del 2006 uscendo al primo turno ma portando in Corea e Giappone prima e in Germania poi, giocatori di culto assoluto. Vi ricordate il bomber Paulo Wanchope, il terzino ex Brescia e Roma Gilberto Matinez e il numero 10 Walter Centeno? Se vi vengono in mente anche i difensori Jervis Drummond e Harold Wallace allora siete persone che vogliono veramente bene al calcio.
Poi la delusione per la mancata qualificazioni a Sudafrica 2010 (perso lo spareggio contro l’Uruguay poi semifinalista) fu subito mitigata dal miglior risultato della storia calcistica costaricana. Siamo in Brasile nel 2014. La Costa Rica finisce in un girone terribile contro l’Italia, l’Uruguay e l’Inghilterra. La prima partita è contro la celeste che l’aveva eliminata 4 anni prima. Edinson Cavani la porta in vantaggio, ma poi i gol di Campbell, Duarte e Urena regalano la vittoria alla Costa Rica. Può sembrare un caso ma non sarà così. Nella seconda partita i ragazzi guidati dal colombiano Pinto battono 1-0 l’Italia con gol di Bryan Ruiz. Lo 0-0 contro l’Inghilterra regala un pazzesco primo posto. I rigori sorridono alla Costa Rica agli ottavi contro la Grecia, ma sono indigesti ai quarti contro l’Olanda. Poco male, i Ticos escono di scena da imbattuti, risultato storico.
In Qatar un girone tostissimo per la Costa Rica
Nel 2018 la Costa Rica è uscita ai gironi sconfitta da Serbia e Brasile per poi concludere con il pareggio contro la Svizzera. In Qatar i ragazzi del CT Suarez avranno un compito proibitivo. Nel Girone E dovranno infatti vedersela con Spagna, Germania e Giappone. La stella è il portiere del PSG, Keylor Navas. Il talento di Joel Campbell, che ora ha 30 anni, non è mai esploso, eppure lui è sempre lì a segnare gol nei momenti decisivi. Resistono ancora i veterani Oscar Duarte, Bryan Ruiz e Celso Borges. Per il resto tanti discreti giocatori per lo più militanti nel campionato costaricense. Chissà, in fondo la Costa Rica è abituata alle grandi imprese.