Un’atleta d’altri tempi, una signora delle nevi pioniera dello sport femminile. Il mondo dello sci piange la scomparsa della campionessa Celina Seghi. Aveva 102 anni ed era nata nel 1920 proprio come il suo compaesano e collega Zeno Colò. Tutt’ora è la detentrice del maggior numero di medaglie conquistate ai campionati italiani, prima delle quali ottenuta nel 1934, l’ultima 20 anni dopo. Celina Seghi ottenne anche una medaglia di bronzo ai Mondiali di Aspen del 1950, mentre sfiorò solo quella olimpica dove si classificò per tre volte quarta. Dopo il suo ritirò si sposò e tornò a vivere sul suo adorato Abetone nel pistoiese.
Le sfida tra Celina Seghi e Zeno Colò sull’Abetone
L’Abetone era casa sua. Celina Seghi era nata lì nel 1920, esattamente il 6 marzo. A lei piaceva scherzare sul fatto che la sua nascita fosse stata registrata solo l’8, proprio la Festa della Donna, perché le comunicazioni da lassù facevano fatica ad arrivare. Dai quasi 1400 metri del monte in provincia di Pistoia, la piccola Seghi aveva messo gli sci da subito. Proprio nello stesso anno nasceva anche il campionissimo Zeno Colò, a Cutigliano, ora frazione proprio del Comune sparso di Abetone-Cutigliano. Di fisico minuto, la Seghi veniva chiamata ‘topolino delle nevi’. La sua prima medaglia ai campionati italiani la ottenne giovanissima nel 1934.
Tre quarti posti alle Olimpiadi
Quella fu solo la prima di ben 37 medaglie che valgono tutt’ora il record di maggior numero di metalli vinti nella rassegna nazionale. Purtroppo la Seconda Guerra Mondiale non consentì alla Seghi di ottenere i successi sperati, con gli anni agonistici migliori spazzati via degli eventi bellici. Nel 1941 partecipò ai Mondiali di Cortina d’Ampezzo dove vinse l’oro nello slalom speciale e l’argento nella combinata. Purtroppo quei risultati non furono omologati dalla FIS perché alla manifestazione mancavano tutte le nazioni in guerra contro l’Italia. La gioia per una medaglia iridata la ottenne comunque ai Mondiali di Aspen del 1950 con il bronzo nello slalom speciale.
Alle Olimpiadi purtroppo sfiorò solamente le medaglie. Nel 1948 a Sankt Moritz giunse quarta sia nella discesa libera che nella combinata, mentre nel 1952 ad Oslo si classificò ancora quarta nello slalom speciale. Gareggiò ancora fino a poco prima delle Olimpiadi di Cortina d’Ampezzo del 1956 e l’ultima medaglia ai campionati italiani la conquistò nel 1954, vent’anni dopo la prima. A carriera conclusa tornò a vivere sull’Abetone dove si sposò e divenne insegnante di sci. Si è spenta a Pistoia all’età di 102 anni, ma fino a qualche tempo fa ancora la si poteva vedere sciare sull’Abetone. Ora per lei si prospettano altre sfide ad altre quote, magari provando a battere ancora una volta Zeno Colò.